Ragazzi, la droga vi trasforma in mostri

Ci sono notizie che ti lasciano un segno dentro. Questa, in particolare, mi ha colpito nel profondo. A Como, un ragazzo di appena 19 anni, in preda a una furia incontrollabile – pare sotto l’effetto di droghe – ha picchiato selvaggiamente la propria nonna di 75 anni. Un’aggressione brutale, senza giustificazione possibile, contro colei che per molti rappresenta l’apoteosi dell’amore, della dolcezza, della protezione.
Questa non è solo una pagina nera di cronaca: è lo specchio di una deriva culturale e sociale che non possiamo più ignorare. È l’ennesima, drammatica dimostrazione di quanto le droghe siano pericolose, subdole, devastanti. Non solo rovinano la vita di chi ne fa uso, ma rischiano di distruggere tutto ciò che hanno intorno: relazioni, famiglie, affetti.
Per questo motivo, da quando eravamo ragazzi in Azione Giovani, ci siamo sempre battuti contro le droghe. E continuiamo a farlo oggi, con ancora più forza, convinti che ogni tentativo della sinistra di legalizzarle o di farle passare come un “diritto” sia non solo sbagliato, ma addirittura folle. Non esiste alcun diritto a perdere sé stessi, a cancellare la propria umanità, a trasformarsi in un mostro.
A tutti i ragazzi che leggeranno queste righe, voglio dire con chiarezza: non drogatevi. Non lasciatevi ingannare dall’illusione dello “sballo”. Non sentitevi in dovere di omologarvi, di adeguarvi a una compagnia sbagliata, di cercare il divertimento artificiale. Siate liberi. Abbiate il coraggio di dire NO, anche se la proposta arriva da un amico. E se qualcuno vi offre droga, parlatene subito con i vostri genitori, con un insegnante, con le autorità. Chiedere aiuto è un segno di forza, non di debolezza.
Invitate gli amici più cari a casa, preparatevi la cena insieme, guardate L’attimo fuggente. Sognate. Amate. Ribellatevi al degrado. Scegliete la bellezza.
La vita è una. Trasformatela in un sogno. Non in un incubo.