Butti a Libero: «l’Italia scommette sull’IA. Abbiamo già investito oltre 1 miliardo per guidare la trasformazione digitale»

In un’intervista pubblicata oggi su Libero, il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega all’Innovazione, Alessio Butti, ha tracciato un quadro chiaro e ambizioso delle strategie del Governo Meloni in tema di innovazione. Al centro dell’intervista, il disegno di legge sull’intelligenza artificiale, i risultati della digitalizzazione della Pubblica Amministrazione e l’attrazione di investimenti internazionali.
«La tecnologia di frontiera non si può solo importare: dobbiamo svilupparla noi» – ha dichiarato Butti – «coinvolgendo il territorio, il mondo della ricerca, dell’università e la filiera industriale». È con questa visione che nasce il disegno di legge attualmente in discussione alla Camera, che unifica la filiera dell’IA e prevede un finanziamento da oltre un miliardo di euro per lo sviluppo delle startup e dei centri di competenza italiani.
Butti ha sottolineato due novità: da un lato, l’uso delle sandbox regolamentari per le aziende che vogliono sperimentare nuovi servizi e prodotti; dall’altro, la valorizzazione dei dati sanitari, definiti «di interesse pubblico e comune». Sul ruolo dell’università ha detto chiaramente: «Vogliamo che le università italiane prendano consapevolezza del loro ruolo chiave nello sviluppo del settore».
Ampio spazio anche alla digitalizzazione della PA: «Su 11,4 miliardi di fondi PNRR ne abbiamo già allocati 10,3. Stiamo portando il cloud, l’interoperabilità e i servizi digitali in più di 8.000 Comuni e in tutte le principali amministrazioni pubbliche locali e centrali». La Piattaforma digitale nazionale dati, ha ricordato, è passata da 123 enti aderenti a oltre 12.000, con 600 milioni di dati scambiati ogni anno.
Capitolo identità digitale: «Abbiamo sostenuto i provider dello SPID con 40 milioni, ma ora puntiamo sulla carta d’identità elettronica, molto più sicura e allineata alle direttive europee». E ha annunciato che «già da quest’estate il Wallet italiano conterrà patente, tessera sanitaria e altri documenti. Siamo talmente avanti che l’UE ci ha chiesto indicazioni per la realizzazione del wallet europeo».
Sull’attrattività dell’Italia verso gli investimenti esteri, Butti ha rivendicato il cambio di passo: «Chi crede che Microsoft investa 4,3 miliardi per caso sbaglia. Ora c’è un governo serio, che firma accordi chiari e dà certezze. È finita l’epoca in cui servivano anni per un permesso».
Infine, ha respinto le polemiche sulla comunicazione istituzionale di eventi come il G7 di Cernobbio o il ComoLake: «Qualcuno ha montato un caso su una bozza non ufficiale. È stata una macchina del fango contro di me, i miei collaboratori e persino mia moglie. Ma la realtà è che il G7 è stato un successo riconosciuto da tutti i Paesi partecipanti».
In chiusura, Butti ha indicato il suo obiettivo prioritario: «Voglio vincere la sfida della connettività nelle aree remote, anche attraverso il satellite. Sono un sostenitore della neutralità tecnologica: non importa con quale mezzo, ma dobbiamo garantire a tutti l’accesso al digitale».
Un’intervista che testimonia una visione chiara: fare dell’Italia un Paese protagonista della rivoluzione tecnologica, attraverso investimenti, concretezza e visione strategica.